Il Commento

Fascicolo 1


Papiri egiziani e danari italiani

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Non sappiamo quanto siano importanti e interessanti i papiri greci che il prof. Vitelli comprò tre o quattro anni or sono in Egitto, ma siamo meravigliati e soddisfattissimi che in Italia si sian potuto trovare in poco tempo ventisettemila lire per lo scavo metodico di una regione egiziana dove si spera trovare dei papiri senza bisogno di comprarli dai librai arabi del Cairo.
   Questo significa che presso di noi si comincia a capire che non bisogna ricorrere sempre allo Stato per tutto quello che riguarda l'alta cultura, la quale, essendo per sua natura aristocratica e di pochi, non può esser pata col denaro di tutti. Senza contare che il Governo non può o non vuole aiutare delle imprese che non sembrino di utilità urgente e soltanto l'iniziativa privata può condurle a termine senza gli impedimenti dell'umiliante burocrazia ministeriale.
   Sarebbe molto bene che iniziative simili a questa del Marzocco trovassero sempre appoggio e fortuna e che gli uomini che amano le cose dello spirito, invece di perdere il fiato ed il tempo a lagnarsi dei sordi e sordidi ministri e delle varie Minerve nefaste o latitanti, mettessero più volentieri e più spesso la mano a tasca per aiutare chi vuoi fare una bella cosa senza chieder niente al Governo.
   Le due fondazioni Villari e la nascente fondazione Ascoli son pure due buoni esempi di premi specifici che sarebbe bene incoraggiare e qualcuno potrebbe ragionevolmente proporre di trasformare le rendite dell'Accademia della Crusca in tanti premi per i libri migliori di ogni anno.


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